LeImpertinenti#8: “Io, mai niente con nessuno avevo fatto”

“IO, MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO”

Sabato 28 Ottobre 2023, Teatro Puccini – FIRENZE.

 

 

“Ma t’immagini comu fussi bellu notari no menzu ‘ro mari? Seccunnu mia fussi comu abballari”.

Sono anime troppo vulnerabili, ma che hanno fatto della loro vulnerabilità il mezzo per squarciare il velo.

www.vucciriateatro.com

 

Da queste due frasi, una estrapolata dal testo dello spettacolo, l’altra dalla sinossi presente sul sito di Vuccirìa Teatro, centriamo il punto focale dello spettacolo. É uno spettacolo per anime vulnerabili, anche per chi ha dimenticato di averla, questo senz’altro. Se fossero tre spettacoli autonomi, potrebbero tranquillamente sostenersi in solitaria. Questa è senz’altro una peculiarità della messa in scena, i tre personaggi si conoscono, in maniera diretta o in diretta, ma non vi è alcuna forma di dialogo in questa rappresentazione, eppure dialogano eccome.

Cosa ci ha maggiormente colpito…?

La giovane età di Joele Anastasi drammaturgo, regista e attore di oggi e sopratutto di domani. Classe 1989, in grado di trattare un tema che tocca l’apice proprio negli anni in cui lui nasce. C’è molta sicilianità nello sviluppo della tematica, lo riconosciamo in pieno, essendo in grado di percepire il luogo e le modalità in cui tutto si sviluppa (chi scrive è siciliano). Per certi versi si potrebbe asserire che alcune sfaccettature non hanno mai del tutto, lasciato le caratteristiche di una terra, che in certi casi si rifugia in branco, in dicerie, ma anche in ignoranza e stupidità. La discrimazione di cui parla questo testo va capita anche dal punto di vista di chi la osserva. Un siciliano che osserva questo spettacolo, anche se probabilmente Anastasi scrivendo non avrebbe voluto questa distinzione, non lo vedrà mai come chi lo osserva con occhi di altre regioni d’Italia, sopratutto del centro nord.

Appoggiarsi al siciliano quindi risulta essere una scelta saggia per dare un senso, all’arretratezza di talune situazioni e al tempo stesso, trova un pizzico di extra colore, in quello che va in scena. Chi guarda potrebbe distaccarsi troppo e relegare ad una tribù arretrata e qualcosa di lontano nello spazio e nel tempo, ciò che osserva.

Questo è uno spettacolo ha vinto:

• Best Show SAN DIEGO INTERNATIONAL FRINGE FESTIVAL 2014

• Vincitore ROMA FRINGE FESTIVAL 2013 – miglior spettacolo – miglior drammaturgia a Joele Anastasi – miglior attore a Enrico Sortino

• Vincitore STAZIONI D’EMERGENZA 2013 (Galleria Toledo, Napoli)

Quindi possiamo affermare che Anastasi ha senza dubbio ragione di esistere e stupire, nel 2012 aveva soltanto 23 anni, più unico che raro il suo exploit.

Joele Anastasi, IO, MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO

La scena è apparentemente semplice, ma non per questo non efficace. Dopotutto si tratta di una storia, anzi tre storie raccontate all’unisono da ascoltare, attraverso la grande cassa di risonanza della macchina teatrale. Federica Carruba Toscano si distingue per bravura attoriale, diventando icona di molte donne (ragazze), che come lei hanno vissuto in particolari ambienti sociali e geografici. Quella volontà di andare via o semplicemente di attraversare lo stretto, come se fosse invalicabile e proiezione di scritti e racconti passati, risalenti all’età ellenistica, in cui le distanze sembravano incolmabili, tutto questo caratterizza il racconto. Contemporaneamente lo spiega e lo rende reale, possibile. Sembra quasi esserci una superficie dove i personaggi devono per forza di cose galleggiare, mentre sotto il livello del magma in cui stazionano potrebbe esserci la soluzione, ma si ha troppa diffidenza, paura e rassegnazione per andare in esplorazione. Un plauso va fatto anche ad Enrico Sortino il suo personaggio oltre che ben scritto è anche il particolare che non ti aspetti quell’alone di mistero, che proviene da non si bene dove, chissà con quale storia. Tutto a sottilineare come nessuno, nemmeno il più fortunato o astuto dei prestigiatori può veramente liberarsi di se stesso. Cambiando nome, città, cancellando il proprio passato, quest’ultimo riemerge nel fisico, nelle ragnatele sociali nuove che si è in grado di costruire.

https://www.vucciriateatro.com/io-mai-niente-con-nessuno-avevo-fatto

Infine, mettendo sullo stesso piano tutte queste informazioni, possiamo senz’altro parlato di un buon lavoro artistico, ma al tempo stesso siamo sicuri che Anastasi e Vucciria Teatro hanno, da lavori come questo, prodotto solo step successivi in grado di focalizzare e ampliare la profondità di ogni minimo dettaglio. Molto più complesso e decisivo risulta infatti Immacolata Concezione.

Ernesto Censere

*Tutte le immagini appartengono al sito vucciriateatro.com  sono state da noi utilizzate ai fini dimostrativi, L’Argante è una rivista totalmente gratuita, senza alcun scopo di lucro.

#LeImpertinenti (libere recensioni teatrali). Il nostro intento è quello di vedere gli spettacoli prima e recensirli poi, pratica oramai in disuso da parte dei maggiori “#critici” del nostro tempo (che prima li commentano e poi non li guardano nemmeno). Non è nostro interesse recensire per avere accoglienze speciali o ingressi omaggio, inviti o riconoscimenti. Quello che ci preme è lo spettacolo! Per goderne sentiamo il bisogno di “svincolarci dalle convinzioni, dalle pose (e sopratutto) dalle posizioni.”  A volte perciò potrebbe capitare che queste recensioni possano piacere meno e a volte più, non avendo “#obblighi” di compiacere nessuno, sarà lo spettacolo a trarne la massima attenzione.

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Invitiamo chiunque sia dotato di volontà e spirito critico a scriverci all’indirizzo email: igeneticamentemortificati@gmail.com per pubblicare le vostre impressioni e le vostre recensioni sugli spettacoli dal vivo che avrete la possibilità e la curiosità di andare a vedere. La pubblicazione sotto il nome di #ErnestoCensere sarà garantita dallo staff della rivista in totale forma anonima, perché più che la vostra identità, ci interessa il vostro punto di vista.

La redazione.

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