Festival della Cultura Umanistica – IV edizione – Figline Valdarno 2023

Si è conclusa da poco a Figline-Incisa Valdarno la quarta edizione del “Festival della Cultura Umanistica”, intitolato “tra Ettore e Antigone individuo e comunità in un mondo di connessioni”.

 

Lectiones magistrales, dialoghi, letture, musica, hanno affrontato il tema partendo dal confronto – raffronto tra i mitici personaggi di Ettore ed Antigone.

Ettore nel poema di Omero è il massacratore, il preferito da Zeus, incarna l’eroe che agisce in nome dell’onore, valore assoluto. L’audacia di Ettore personaggio della mitologia greca, figlio di Priamo re di Troia, viene esaltata nell’Iliade dal poeta Omero. L’eroe morirà in battaglia e sceglie di farlo per la comunità. Il bene e la salvezza del popolo viene prima di quello per la propria moglie Andromaca e per il figlio Astianatte. Dunque, il bene comunitario prima del bene personale. Dopo di che la riflessione si sposta verso Antigone, la coraggiosa eroina della libertà di coscienza, nella quale prevale la ragione del singolo individuo, la fede ed il rispetto per i valori tradizionali che vengono difesi fino alla morte contro una legge umana che anche se collettiva vuole cancellare valori secolari.

Individualismo e apertura verso il prossimo. Due temi che hanno fatto da leitmotiv al simposio che si è tenuto nella caratteristica Piazza Marsilio Ficino il 5, 6, 7 maggio attraverso varie voci, ospiti relatori, studenti.

La dottoressa Auretta Sterrantino, docente di Storia del Teatro e Messinscena Tragica presso l’Accademia Drammatica del Dramma Antico di Siracusa – Fondazione INDA, sottolinea l’importanza del Festival della Cultura Umanistica di Figline Valdarno, ritenendolo un momento d’incontro e di riflessione per il recupero di alcuni valori come quello del lavorare e costruire insieme nella comunità in cui oggi viviamo:

Ritengo che sia una manifestazione pregevole, perché è un momento in cui la comunità, insieme ad un gruppo di studiosi e appassionati, si incontrano per confrontarsi su temi che ripercorrono delle tappe importanti della storia, della filosofia e della cultura in generale. Tutto viene sempre riagganciato verso problemi e temi che riguardano l’attualità. Si smuove così la coscienza delle persone che hanno sempre più bisogno di sentir parlare di queste tematiche e di partecipare a momenti come questi. C’è ormai la diffusa convinzione che la gente sia addormentata e che voglia solo ridere davanti a delle banalità. Mi pare che questo festival dimostri che è esattamente l’opposto.

Auretta Sterrantino – Drammaturgo e regista.

 

Auretta Sterrantino

Ho lavorato sulle figure di Ettore e Antigone, ne ho fatto un confronto…in realtà quello che è venuto fuori è un vero e proprio processo che ha portato a quello che recita il sottotitolo: “dall’individuo alla comunità”. Come all’interno del passaggio della poesia epica e della poesia drammatica, si riverberi la situazione storica che si sta consumando all’interno della Antica Grecia, più in generale nel poema omerico e nell’Atene Attica all’interno della tragedia.

Auretta Sterrantino – Drammaturgo e regista.

 

Il festival della Cultura Umanistica ha visto la partecipazione di molti studenti liceali, che hanno collaborato anche quest’anno attivamente alla realizzazione della kermesse :

Essendo una studentessa di Liceo Classico, l’argomento mi ha colpito molto… non ci si è limitati ad esplorare soltanto i due personaggi principali, ma ci si è collegati poi, su moltissimi argomenti il che hanno reso l’esposizione della Professoressa Sterratino e la discussione, molto interessanti.

Studentessa.

Mi sembra che quest’anno la scuola a questo festival, abbia partecipato in maniera molto attiva in quanto è stato modo ai ragazzi come me di esprimersi in maniera interattiva. Mi ha colpito anche l’organizzazione che ha permesso a molti dei miei compagni di far parte dell’intero evento in maniera importante e integrativa. Parlare di comunità, nazioni e popoli in un periodo come questo che rende queste tematiche sempre molto complicate da affrontare e da capire… credo sia stato molto producente. Anche l’approfondimento su Giorgio La Pira e la sua idea di mediterraneo e di interconnessioni tra i popoli, ci ha dato una visione completa e globale su quello che può essere il futuro e lo sviluppo della nostra società, con le differenze tra nazioni e religioni.

Lorenzo Zanucco – Studente.

Lorenzo Zanucco – Studente.

 

Promotori del simposio come ogni anno sono: APS Accademia Marilio Ficino, l’Istituto Paritario M. F. il Comune di Figline Valdarno, FEERIA Associazione Culturale, Comunità di San Leonino. In collaborazione con la Fondazione Franco Zeffirelli di Firenze.

Inoltre, tra i promotori, i docenti rappresentanti del Comitato Scentifico ed il Comitato Organizzatore tra cui la Professoressa di lettere e filosofia Carla Battistini. Vice Presidente dell’Accademia in seno all’Istituto marsilio Ficino di Figline Valdarno.

Carla Battistini, trae le fila della IV edizione del Festival, un’edizione, dichiara nell’intervista, molto intensa :

 

A voler trarre le fila di questa IV edizione, possiamo dire che: abbiamo raggiunto una bella intensità e un’ottima partecipazione. Tante le persone motivate che hanno partecipato per arricchire con i loro interventi il vasto e variegato programma del simposio e dell’evento stesso. Molti relatori e quindi molti temi affrontati, da tanti punti di vista diversi. Attraverso le due figure di Ettore e Antigone si è avuto l’incontro fra Polis e Famiglia. Il sottotitolo parla di connessioni… che siamo riusciti a sviluppare attraverso l’ausilio della letteratura, della filosofia, della musica e dell’arte. Abbiamo voluto chiudere l’edizione con una tavola rotonda, per dare forte segnale verso l’esempio di comunità, con l’intervento di professori universitari in grado di confrontarsi sul tema politico all’interno della comunità.

Carla Battistini.

Carla Battistini

Ai ragazzi, studenti e studentesse dell’era di Internet che vivono nella nostra società moderna e globalizzata fondata solo sul profitto economico, è stato ricordato che la cultura umanistica è una dimensione indispensabile. Una dimensione parallela utile per comprendere che i valori di quel mondo classico lontano nei secoli, può aiutare gli uomini di oggi a migliorare se stessi e a intraprendere nuove strade.

Laura Privileggi

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