Il 19 Gennaio 2024 torna in scena “Il Giuoco delle Parti”(clicca per leggere la scheda dello spettacolo) prodotto da IGeneticamenteMortificati noi dell’Argante abbiamo colto l’occasione per incontrare i protagonisti dello spettacolo. Non perdetevi dunque i nostri SPECIALI per scoprire tutte le curiosità sullo spettacolo e non solo.
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Filippo tu interpreti il Marchesino Miglioriti, praticamente il personaggio che offre a Pirandello il passaggio dalla commedia al dramma: che ruolo è? Cosa rappresenta per la messa in scena e per te?
Il Marchesino Miglioriti è un ruolo falsamente secondario. Lo vedo come il fantasma che aleggia nel palco, pur essendoci per pochi minuti. La cosa particolare è che viene caratterizzato più quando è assente che quando è presente. Prima è ubriaco, poi molestatore, poi pentito; tutte cose per cui NON è conosciuto. E’ solo con le ultime battute (quando accoglie la sfida di Silia) che comincia a mostrarsi veramente, ovvero il più forte spadaccino della città. Questa cosa, paradossalmente verrà rimarcata e descritta dagli altri personaggi in seguito, e mai da lui stesso sul palco. E’ sicuramente per me una sfida, perchè significa passare da un estremo all’altro, facendo sì che con le mie ultime battute riesca a lasciare prepotentemente una impronta del Marchesino Miglioriti opposta a quello che era il personaggio stesso fino a tre secondi prima, per poter apparire credibile con l’aura di rispettabilità e di bravura da spadaccino da tutti temuta.
Filippo Catelani collabora per la prima volta che con IGMortificati. Si direbbe che il tuo è un ruolo molto centrato: Il Dottor Spiga, sembra essere scritto apposta per le tue movenze, che caratteristiche hai colto, nell’interpretazione e all’interno della messa in scena?
Il Dottor Spiga è appassionato del suo lavoro, ma poco della realtà in cui vive, è “vero” solo quando parla di quello di cui sà e conosce, per il resto è un ingenuo omone che subisce la vita che lo circonda, per cui Leone Gala, suo coinquilino, Socrate che pure dovrebbe essere al suo servizio e tutto quello che capiterà. Un tipo raccomandabile comunque e forse è per questo che i personaggi che lo circondano lo conosco e si approfittano della sua ingenuità.
Serena il tuo ruolo è stato quello di produttrice del primo spettacolo “con testo classico” degli IGM. Hai anche gestito l’aspetto inerente all’assistenza alla Regia. Perchè questa scelta nel testo e come la vostra compagnia ha portato avanti un lavoro del genere, che vi ha fruttato la data nel prestigioso Teatro delle Arti di Lastra a Signa?
Dopo tanta nuova drammaturgia abbiamo creduto importante provare ad avvicinarci ad un testo classico proprio perché non l’avevamo mai fatto. La scelta del testo è stata di Marco perché ama Pirandello in primis, ma soprattutto perché ha sempre sentito un’immortalità nella tematica e nella sua scrittura teatrale de “Il Giuoco delle Parti”. Credo che la scelta vincente sia stata proprio quella di dare credito a questa lungimiranza e di non aver trattato questo come un testo intoccabile e vincolato al suo spazio al suo tempo. Questo è stato possibile grazie alla regia un po’ visionaria di Iacopo Biagioni che ha scollegato completamente il testo da una classicità un po’ stantia restituendo attraverso le scelte sceniche e interpretative un registro molto accattivante. Il pubblico è rimasto sorpreso dalla nostra rilettura moderna e suppongo sia stato questo quel quid che ha permesso al nostro “Giuoco…” di convincere anche il Teatro delle Arti che ci ha invitato nella sua stagione 2024.
Ernesto Censere
Non perdetevi i prossimi appuntamenti con lo Speciale “Il Giuoco delle Parti” – Prenotato il vostro biglietto per assistere allo spettacolo il 19 Gennaio 2024, Venerdì ore 21,00.
