L’Argante #102|| Capodanno solo una festa o molto di più…?

I festeggiamenti per l’ultimo dell’anno risalgono alla festa pagana in onore del Dio romano Giano – (nome da cui deriva quello del mese di Gennaio) – che si festeggiava subito dopo i Saturnali, le feste romane per il dio Saturno, che chiudevano l’anno. Le diverse date in cui si festeggiava il Capodanno nei paesi europei vennero poi fatte coincidere da Papa Innocenzo XII tutte nel 1 gennaio a partire dall’anno 1691. La data del primo giorno dell’anno fissata per il 1 gennaio venne quindi ufficializzata nel calendario gregoriano e questo diede la spinta decisiva per riconoscere il Capodanno nel 1 gennaio. Forse non tutti sanno che: …durante il regime fascista, il Capodanno venne spostato al 28 ottobre – anniversario della marcia su Roma – per poi ritornare al consueto 1 gennaio dopo la caduta della Repubblica Sociale Italiana. (I soliti presuntuosi fascisti pensavano di aver inventato loro anche il primo giorno dell’anno).

Papa Silvestro I
Piccolo accenno di storia… San Silvestro\31 Dicembre:

Fu il “Papa della conversione”, (morto il 31 dicembre 335) in un’epoca importante nella storia della Chiesa occidentale. In Occidente la festa liturgica di San Silvestro cade il 31 dicembre, l’ultimo giorno dell’anno e, di conseguenza, nei paesi di lingua tedesca e in alcuni altri a loro vicini, il capodanno è noto come Silvester . Anche in alcuni altri paesi il giorno viene solitamente indicato come il giorno di San Silvestro o la festa di San Silvestro . San Paolo , in Brasile, ogni anno il 31 dicembre si tiene un evento di corsa di lunga distanza chiamato Saint Silvester Road Race .  (Vedi la Legenda che lo accomuna con l’imperatore Costantino).

Capodanno Russo, prima che Stalin vietasse i festeggiamenti per natale e lo stesso ultimo dell’anno
Tradizioni e riti del capodanno nel mondo

Una delle ricorrenze più sentite in tutti i cinque continenti è sicuramente quella che celebra la fine dell’anno e saluta l’arrivo di quello nuovo. Si tratta veramente di una festa senza confini. Nel nostro paese (piccole variazioni comprese) cotechino, botti (più o meno illegali), lenticchie e brindisi ne fanno da padroni, ma come si passa questo giorno particolare nel resto del mondo? In Germania, per esempio si mascherano tutti quasi fosse carnevale, si saluta il nuovo anno brindando con il Feuerzangenbowle, la bevanda della fraternità e delle associazioni studentesche a base di vino rosso, cannella, chiodi di garofano, bucce d’arancia e rum. A Londra i 12 tocchi del Big Ben annunciano l’anno nuovo con uno spettacolo pirotecnico senza eguali! I fuochi partono dal London Eye, la ruota panoramica, dallo stesso Big Ben e dal Tamigi!

Londra

In Russia non si fanno mancare proprio niente e festeggiano il Capodanno per ben due volte: il 31 dicembre secondo il calendario Gregoriano ed il 13 gennaio secondo quello Giuliano. Il 31 tutti in piazza ad attendere i rintocchi della Torre Spasskaja del Cremlino per ballare e mangiare. In Giappone si celebra lo Toshigami, la divinità dell’anno nuovo, dedicandosi alle pulizie domestiche. I festeggiamenti veri e propri hanno, però, luogo dal 31 al 3 gennaio (Shogatsu), periodo dell’anno durante il quale si ringraziano gli dei che proteggono i raccolti e si dà il benvenuto agli spiriti degli antenati. Nel Sud America ci si veste tutti di giallo, il colore dell’oro, del sole e della luce. Negli Stati Uniti la città di New York, con le sue mille luci, è divenuta nel corso del tempo un vero e proprio simbolo mondiale per i festeggiamenti di San Silvestro. A Times Square una sfera di cristallo del peso di 5.386 chili (una delle più pesanti al mondo) scandisce gli ultimi 60 secondi dell’anno che sta passando.

Times Square – New York City.

Anche a Taiwan il capodanno lo festeggiano 2 volte: quello occidentale, il 31 Dicembre, e quello cinese a Febbraio. Qui lo spettacolo pirotecnico è veramente impressionante: le pareti del grattacielo Taipei 101 sparano fuochi d’artificio senza sosta! La tradizione brasiliana vuole che ci si tuffi in mare e che si saltino sette onde, esprimendo un desiderio per ognuna di quelle che si riesce a superare; nell’entroterra, la tradizione consiste nel saltare tre volte sul piede destro. Non solo: dal 1925, in occasione del Capodanno, le strade di San Paolo si riempiono di corridori per la Maratona di San Silvestro. In Spagna, è tradizione mangiare 12 chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte augurandosi 12 mesi di fortuna nell’anno nuovo. Non solo: a Barcellona si festeggia l’arrivo del nuovo anno con la Primer Bany de l’Any, la prima nuotata dell’anno in un’acqua la cui temperatura si aggira attorno ai 12-14 gradi. In Bangladesh ci si sposa nella notte di Capodanno perché il giorno degli innamorati è il 31 dicembre e non il 14 febbraio.

Decorazioni Capodanno Giapponese.
Per finire e augurarvi un buon anno… qualche altra carrellata.

In Algeria i bambini scrivono letterine ai loro genitori con i buoni propositi e i desideri per il nuovo anno. In Argentina il 31 dicembre si strappano vecchi documenti per lanciarli dalla finestra, come fossero coriandoli, lasciandosi così alle spalle tutto l’anno passato (qualcuno fa il furbo e butta anche le carte del mutuo). Gli aborigeni d’Alaska, i Dena’ina, consideravano l’inverno come “il tempo in cui si sta insieme”. Perciò in Alaska il veglione va sempre trascorso in compagnia Ad Anchorage si va in Town Square Park per il Fire & Ice New Year’s Eve, con musica, fuochi d’artificio, piste sul ghiaccio e proiezioni 3D, oppure si va fuori città per la Torchlight Parade una gigantesca fiaccolata a cui partecipano in molti. A Nassau, la capitale delle Bahamas, sfila per le strade la Junkanoo Parade: dalle 2 alle 9 del mattino migliaia di persone in maschera assieme a variopinti carri invadono Bay Street e tutte le isole dell’arcipelago. Ma quello più bello è sicuramente a Howland Island l’ultimo posto al mondo in cui arriva il Capodanno: quando qui inizia il countdown, in altri luoghi del mondo è già il 2 gennaio. Ma nessuna farà il conto alla rovescia, perché in quest’isola equatoriale sperduta nel Pacifico non c’è nessuno a festeggiare o meglio gli unici abitanti sono le colonie di uccelli tropicali che vivono felici e indisturbate e chissà magari non viste… a modo loro festeggiano, possiamo solo fare in modo di immaginarlo.

Howland Island

 

Marco Giavatto

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