L’Argante 165 La più bella del mondo

Walter Veltroni al Teatro Comunale Garibaldi di Figline Incisa Valdarno, per una Lectio Magistralis sulla Costituzione Italiana e la presentazione del suo ultimo libro: “La più bella del mondo”.

Si è tenuta il 16 aprile scorso, con inizio alle 9.30, la Conferenza di presentazione del “Festival della Cultura Umanistica” kermesse che da molti anni si svolge nel centro cittadino. Sul palcoscenico del Garibaldi, ospite d’onore, Walter Veltroni: politico, giornalista, uomo di cinema e teatro, scrittore. L’incontro organizzato dall’Accademia Marsilio Ficino ed il potenziamento di Scienze della Comunicazione, ha visto l’ impegnata partecipazione degli studenti e dei docenti del Liceo Classico e Scientifico. Veltroni, è sempre stato un personaggio poliedrico come raccontano le studentesse del liceo nel video realizzato da loro stesse e presentato in sala. Sicuramente conosciuto ai più per il suo passato politico, nello specifico in qualità di segretario nazionale del Partito Democratico, vicepresidente del Consiglio, sindaco di Roma, candidato premier, Ministro dei Beni Culturali.

possiamo affermare che Veltroni non ha mai nascosto il suo amore per il cinema, per il teatro, sia come spettatore sia come autore ed ha avuto modo di trattare questi argomenti anche nelle sue opere di saggistica. Nel 2006 viene eletto promotore del Festival Internazionale del Cinema di Roma, con la complicità e l’affiatamento del suo insostituibile amico Gigi Proietti con il quale condivideva il grande amore per la capitale. Veltroni alla scomparsa dell’attore romano disse: “da oggi Roma ha un colle in meno.”

Tanto era grande l’amicizia tra Proietti e Veltroni.

“Era uno dei miei amici più cari, lo ricordo a casa mia a raccontarci barzellette fino all’una di notte. Grandi compagni d’avventure insieme a Carlo Verdone e a Francesco Totti, parlavamo durante le sere d’estate della nostra città. Roma, dai grandi valori che abbiamo e avevamo nel cuore e che volevamo ritornasse quella di un tempo.”

 

Ritornando alla conferenza del Garibaldi, nel discorso introduttivo Veltroni ha voluto sottolineare quanto la nostra Costituzione non sia semplicemente una cosa astratta ed ha saputo snodare i suoi punti salienti come fosse un romanzo avvincente da raccontare alla platea ed al pubblico che lo seguiva:

«Il mio ultimo libro intitolato: La più bella del mondo» spiega Veltroni durante la lectio magistralis, «è un testo dedicato ai giovani ma accessibile a tutti.» Ecco un piccolo stralcio del suo racconto:

“ La Costituzione Italiana non è solo un insieme di regole, regole generali delle quali poi i legislatori hanno fatto corrispondere in coerenza totale o parziale le loro scelte e le loro decisioni . Cari studenti, la Costituzione, non la dovete immaginare come una fotografia ma come un video perché è in divenire, in movimento, non imbalsamata e ferma nel tempo. La cosa più importante dal mio punto di vista è sapere come sia nata la Costituzione Italiana, quali siano i suoi valori, perché la sua l’origine è una delle cose più belle della storia italiana. Prima della sua nascita c’era lo Statuto Albertino, emanato da Re Carlo Alberto nel 1848, un insieme di norme decise da un sovrano quando in Italia c’era la monarchia, non particolarmente brillante. Poi, ci fu l’unità del paese, agli inizi del 1910 fu consentito il diritto di votare a tutti meno che alle donne e dopo la prima guerra mondiale, ci fu la lunga notte del fascismo.”

Di valori, meriti e virtù Veltroni ha parlato agli studenti dal palco del Teatro Garibaldi alla presenza degli Amministratori del luogo, la sindaca Giulia Mugnai. Ma la partecipazione più emozionante è stata quella dei ragazzi presenti in platea e nei loggioni, attenti, interessati all’argomento e ricchi di domande durante il dibattito. Un racconto appassionante che ha coinvolto studenti e insegnanti per tutta la mattinata.

Come non chiedere a Veltroni durante l’intervista, quale sia oggi il suo più grande interesse. Ha risposto che oltre alla scrittura, il suo cuore batte per il cinema ed il teatro. Infatti dal 2020 al 2022 dirige e realizza quattro film documentari: “Fabrizio De Andrè e PFM” il concerto ritrovato che riporta alla luce e ai ricordi dei più “anziani” oggi definiti boomer, un concerto svoltosi il 3 gennaio 1979 presso il Padiglione della Fiera di Genova e che ripercorre il sodalizio artistico tra Fabrizio De Andrè e la Premiata Forneria Marconi. “Edizione straordinaria” che raccoglie alcune edizioni straordinarie dei telegiornali RAI. Infine, “E’ stato tutto bello, storia di Paolino e Pablito” il sogno del calcio mondiale regalato agli italiani nel 1982. Da non dimenticare il lungometraggio dal titolo Quando con Neri Marcorè e Valeria Solarino presentato nel 2023 al Bari International Film Festival.

 

La quinta edizione del Festival della Cultura Umanistica aprirà i battenti il 3 maggio per concludersi il 5 maggio seguente. Oltre a Walter Veltroni che ha inaugurato con il suo libro edito da Feltrinelli la presentazione del Festival, molti saranno gli appuntamenti all’interno del simposio. Un ricco programma dal titolo “Da Ulisse a Kafka: la parola terra dell’uomo” attende tutti coloro i quali vorranno partecipare.

Laura Privileggi

 

 

 

 

 

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