“Adotta un articolo della Costituzione”, Rosy Bindi al Giorgio Vasari di Figline Valdarno

139 ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA A DISPOSIZIONE DEGLI STUDENTI.

Si è concluso il 6 maggio scorso il progetto Adotta un Articolo della Costituzione che ha visto impegnati gli studenti ed i docenti delle classi quinte dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore Giorgio Vasari di Figline – Incisa Valdarno.

L’ONOREVOLE ROSY BINDI METTE IN GUARDIA CON PAROLE INFLESSIBILI SUI PERICOLI DELLA MAFIA:

Lo Stato è emanazione della nostra volontà, non il contrario. Ragazzi siate i protagonisti del vostro tempo e farsi sentire sempre… non usate la violenza ma non affidatevi all’indifferenza.

R.Bindi.

Un percorso, spiega il dirigente scolastico ing. Alessandro Papini, che ha coinvolto positivamente e con entusiasmo la scuola. É stato un viaggio per conoscere più da vicino l’Educazione Civica ed in particolar modo la CARTA COSTITUZIONALE. Ogni studente ha scelto un Articolo della Costituzione Italiana motivando la scelta con un video.

Si è trattato di un percorso di Educazione Civica. Hanno partecipato due classi quinte, la 5BLA e la 5AAT, una del Liceo Scientifico ed una del Professionale Alberghiero. Il progetto l’abbiamo chiamato Adotta un Articolo della Costituzione . É stato un modo per stimolare la curiosità e l’ attenzione dei giovani verso l’introduzione dell’Educazione Civica dopo la recente riforma.

Dal mio punto di vista, questa materia è indispensabile nelle scuole, una lezione che non si faceva più, solamente in qualche quinta. Gli studenti si sono preparati ed hanno realizzato un video. A coronamento di questo percorso abbiamo voluto invitare l’Onorevole Rosy Bindi per dare lustro a questo momento formativo. La nostra scelta è caduta sulla Bindi innanzi tutto perché è una donna, in genere sono più gli uomini a parlare di Costituzione, inoltre, per la sua carriera politica e per il coraggio che ha dimostrato dopo essere stata eletta Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.

Riccarda Cattani, docente: a proposito del progetto.

L’intervento dell’Onorevole Rosy Bindi è stato incisivo ed ha catturato l’attenzione di tutti i presenti nell’aula magna della biblioteca scolastica, ha parlato dei diritti umani: libertà, uguaglianza, lavoro e pace:

Care studentesse e studenti, sono una ragazza degli anni cinquanta, nata nel 1951. Dopo l’entrata in vigore della nostra Costituzione nel lontano 1948, gli anni a seguire non sono stati facili, perlomeno fino al 1970. Non abbiamo ricevuto niente in regalo, però sapevamo che se ci impegnavamo gli obbiettivi li raggiungevamo. Invece oggi immagino che voi, pur impegnandovi, avete l’impressione di non avere davanti paradisi terrestri e avete ragione. Ci sono le guerre, abbiamo vissuto il Covid, c’è la crisi ambientale. Nella vita politica, c’è molta meno partecipazione di una volta, ciascuno ha i propri problemi e spesso non sono facilmente risolvibili. Però c’è un unico modo per uscirne: siate i protagonisti del vostro presente e del vostro futuro, fatevi sentire, fatelo con metodi democratici , attraverso il dialogo, il confronto, il pensiero, lo studio, ma fatevi sentire. Perché avete tutto il diritto di farlo e di chiedere un mondo migliore. Non vi stiamo consegnando un bel mondo cari ragazzi. Tenetevi stretta questa Carta Costituzionale perché lì ci sono gli strumenti per farsi sentire , quello che potete realizzare non delegatelo agli altri…

R.Bindi

 

…Questa Carta ci è stata consegnata alla fine della seconda guerra mondiale, quella tragedia che a metà del secolo scorso ha colpito l’umanità, l’Europa, con una guerra assurda voluta dal nazismo e dal fascismo, una guerra che è stata vissuta da chi l’ha combattuta in prima linea, gli eserciti, i soldati. Una tragedia per la popolazione civile con milioni di morti.

Oggi la forza della democrazia si esprime in maniera particolare nel Parlamento. Siamo un paese pluralista e grazie a Dio non siamo più soltanto bianchi, soltanto cattolici, la pensiamo in tanti modi, la forza della Democrazia Rappresentativa è questa: ciascuno di noi ha voce in capitolo. Nelle Istituzioni non può mancare nessuno. Coloro che sono nelle Istituzioni hanno questa fondamentale funzione, quella di rappresentare tutta la cittadinanza italiana nel rispetto del pluralismo, essere un luogo non conflittuale ma un punto d’incontro dove esiste il confronto ed il rispetto. E’ faticoso? Si. Richiede l’impegno di tutti? Si, perchè per andare a votare bisognerebbe conoscere i programmi e conoscere le persone. Far parte di un partito e di una organizzazione è impegnativo. Rappresentare il Paese ed andare d’accordo con tutti non è una cosa semplice. Però questa è la bellezza della Democrazia. Quella Democrazia in cui tutti noi facciamo fatica per trovare la strada insieme agli altri. Dove nessuno deve avere la presunzione di rappresentare tutti…

R.Bindi

…Io sono affezionata al Parlamento, al Governo, al Presidente della Repubblica e non vorrei fare a meno di nessuno di questi organismi. Come saprete il parlamento in questi ultimi anni, sta lavorando sul progetto di revisione della Carta che è quella dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Non ne sono molto convinta perché non esiste in nessuna parte del mondo questo modello istituzionale, va bene che noi siamo bravi e originali, però forse un interrogativo me lo porrei visto che siamo gli unici ad aver preso questa decisione. Quindi quando voi avrete l’età per andare a votare, vi pregherei di fare attenzione, non affidatevi alla propaganda, informatevi, leggete, tenete gli occhi aperti.

R.Bindi

Le origini della nostra Carta Costituzionale sono oggi di grande attualità. Siamo la settima potenza mondiale e in settanta anni di storia abbiamo fatto dei passi enormi uscendo dalle macerie della seconda guerra mondiale. Nonostante ciò dobbiamo ancora affrontare i i problemi legati al mondo del lavoro, della sanità, dell’immigrazione. Non c’è la guerra in Italia, non vediamo per le strade eserciti regolari o irregolari, siamo una grande democrazia e quindi uno dei paesi più importanti del mondo. Voi mi chiederete perché allora ricordare tutto questo, parlare ancora della Costituzione italiana? Si ricorda tutto questo perché la democrazia che abbiamo conquistato è un fiore molto delicato che va tutelato. Non si guadagna la libertà una volta per tutte. Noi italiani abbiamo avuto un ventennio nel quale siamo stati attaccati da un terrorismo di matrice marxista e fascista. Durante le stragi sono state uccise più di mille persone in collaborazione con organizzazioni mafiose. Siamo stati privati degli uomini migliori che avevamo: nelle istituzioni, in politica, nell’economia, nel sindacato. Un attacco alla nostra vita democratica senza precedenti che non ha eguali in altre democrazie europee. Eppure il nostro paese ha superato anche quella fase. Ha sconfitto il terrorismo e lo ha fatto con la forza della legge, non lo ha fatto con la forza della vendetta. Lo Stato Democratico non si vendica ma assicura alla giustizia i responsabili di queste ferite enormi perpetrate alle persone, alle famiglie e all’intera comunità, lo Stato rispetta la legge e la dignità della persona.

Credo che noi dobbiamo ritornare alle origini della nostra Carta Costituzionale per ricordare sempre il nostro doloroso passato. Abbiamo avuto diversi attentati nel corso degli anni, soprattutto quelli nascosti, da parte delle massonerie deviate che non hanno mai accettato fino in fondo la nostra Carta.

Ricordiamoci che ogni giorno continuiamo ad avere un furto di libertà attraverso la forza delle organizzazioni mafiose, nonostante il lavoro costante dalla Magistratura.

Nel corso del simposio, è stato ribadito dalla Bindi che i contenuti della Carta Costituzionale non convivono e non possono coesistere con qualunque programma politico. La nostra Costituzione si distingue per l’assenza di qualsiasi imposizione dittatoriale e per l’esaltazione della dignità umana: i diritti inviolabili di ognuno di noi ci appartengono dal momento che ci affacciamo al mondo. E’ vero, ha sottolineato la Bindi, noi siamo un’isola felice dentro il mappamondo, un’isola incastonata nel Mediterraneo. In questo momento, la bandiera della democrazia si restringe agli Stati Uniti d’America e all’Europa con tutti i problemi che stanno vivendo queste due realtà. Pensiamo alla Cina, dove invece non ci sono neanche le elezioni, dove non si vota perché c’è un partito che decide per tutti.

Non esistono patenti, cari studenti. Ha concluso Rosy Bindi.Non esistono governi che possano permettersi di dirci: sei titolare di questi diritti. Lo Stato è emanazione della nostra volontà non il contrario.

E’ difficile capire ma pensate in quante parti del mondo in questo momento c’è un potere politico che non solo non riconosce ma calpesta la dignità delle persone. Studiate, state sempre con gli occhi ben aperti, anche a scuola, seguite i programmi, le lezioni, sarà un buon allenamento per il vostro domani. Agite sempre in prima persona e soprattutto fatevi sentire! Sentire sempre, perché nessuno regala niente in questo mondo.

R.Bindi

 

Laura Privileggi

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