Speciale Argante: Firenze consegna le chiavi della città a VASCO ROSSI

 

Se una volta ho cantato “voglio una vita spericolata” oggi dico: sono una vita spericolata.

 

Con questa frase Vasco Rossi ha esordito a Palazzo Vecchio davanti alla Sindaca, alla Giunta e ad un vasto pubblico, il grande popolo del rock, come Vasco lo definisce da sempre.

“… a Firenze ci sono spesso, conosco questa città che amo molto da sempre, esattamente dagli anni ottanta quando ho iniziato la mia lunga attività musicale ed artistica. Ringrazio la Sindaca e tutta la città per il grande riconoscimento, mi dispiace di non avere accanto mio padre il quale non può vedere tutto questo, mia mamma invece quando l’ha saputo mi ha chiesto, ma sono sicuri di darti la chiave? E’ stata una cerimonia affollatissima che mi ha reso felice. Oggi A Firenze celebro la vita, in un momento della storia in cui dilaga l’odio e imperversano guerre che coinvolgono gran parte del mondo.”

Le chiavi della città di Firenze sono state conferite lunedì 9 giugno dalla Sindaca Sara Funaro, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio in Piazza Signoria. Una piazza gremita di gente con un maxischermo gigantesco.

Un segno inequivocabile della simpatia e gratitudine che la città prova verso l’artista che ha saputo essere vicino al capoluogo toscano con molti concerti ed esibizioni condividendo con la città passioni ed emozioni.

La prima cittadina Sara Funaro alla domanda perché proprio Vasco Rossi? Ha risposto così:

“La città di Firenze conferisce le chiavi cittadine, massima onorificenza storica, al famoso artista, per il suo straordinario contributo alla cultura musicale italiana e il profondo legame che, fin dagli esordi, ha saputo instaurare con il pubblico fiorentino. Numerose le occasioni in cui Vasco Rossi ha portato qui la sua energia e il suo talento. Concerti indimenticabili, che hanno animato stadi e cuori, contribuendo a rendere la nostra città un punto di riferimento anche per la grande musica dal vivo. Artista ribelle, poeta rock che unisce generazioni ed ha attraversato con la sua musica quattro decenni senza mai fermarsi attraverso grandi successi. Le sue canzoni hanno raccontato e continuano a raccontare sogni e speranze. Un cantautore che va diritto al cuore di chi lo ascolta.”

La vita di Vasco Rossi è stata una parabola per chi lo conosce bene. Nasce a Zocca in provincia di Modena nel 1952 da mamma casalinga e padre camionista. Da bambino vince i primi concorsi canori, poi si diploma in ragioneria. Nel 1975 fonda una delle prime radio private in Italia, Radio Punto Zocca ma già sogna di cantare e di scrivere musica anche se dimostra di essere un ottimo ed attento disc jockey. Da allora ha riempito gli stadi e diventa nazionalpopolare. I testi delle sue canzoni pur essendo di matrice rock sanno spesso scavare nell’animo dei giovani ed essere introspettivi e romantici.

Vasco Rossi non perde occasione nella sua lunga carriera per parlare alle donne e scrivere di donne. Da Gabry e Sally, da Susanna a Silvia e Albachiara, il cantante racconta le donne nei suoi testi e regala al pubblico un repertorio ricco di figure femminili. L’album “L’altra metà del cielo” del 2012 è dedicato interamente al gentil sesso come pure “Incredibile romantica” del 1981. Nelle sue raccolte Vasco, descrive donne tenere, a volte fragili, a volte ribelli. Sempre con dei percorsi dolorosi dettati dal desiderio, dall’amore, dalla solitudine e dalla depressione.

A Firenze, molti anni fa, ha raccontato durante la cerimonia Blasco (il suo soprannome), ho girato il video del brano “Vivere” un singolo uscito nel febbraio del 1993, inserito nell’album “Gli spari sopra”. E’ proprio LA VITA il tema principale del mio tour 2025. In questo periodo di aggressività, violenza, nel quale sembra che contino solo i valori negativi come profitto, arroganza, potere e il totale disprezzo per la vita umana, noi tutti dobbiamo celebrare la vita. Voglio celebrarla in tutte le sue forme, dimensioni ed espressioni. La vita. Se una volta cantavo “voglio una vita spericolata” oggi dico, sono una vita spericolata, una vita di quelle che non si sa mai. Una vita come quella dei film, di quelle fatte così.

Laura Privileggi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.